La Carrese: la corsa dei buoi a Chieuti

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Ogni anno si rinnova a Chieuti l’appuntamento con la Carrese, che è senz’altro quello più atteso durante i festeggiamenti in onore del patrono San Giorgio Martire. Il santo è anche il protettore di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe nazionale del popolo albanese contro gli ottomani, il quale stanziò a Chieuti una numerosa comunità di suoi conterranei. Difatti tutt’oggi Chieuti conserva con orgoglio la lingua, le tradizioni e la cultura albanese detta “arbëreshë”.

La settimana che precede il 22 aprile cominciano i preparativi per la festa, con la realizzazione del “tarallo” in onore di San Giorgio Martire composto da pasta di caciocavallo realizzata a mano di circa 80 kg, adornato con i colori dei quattro carri.

Il 21 aprile c’è l’entrata dell’Alloro portato dai quattro carri trainati da buoi per la benedizione davanti alla Chiesa; ogni cittadino prende un ramo dal proprio carro di appartenenza, da apporre davanti alla propria abitazione in segno di benedizione e prosperità.

Il 22 aprile, il giorno della Carrese, la giornata comincia con la messa dei carrieri in cui il parroco benedice i partecipanti. Segue l’estrazione della cartella in cui verrà stabilito l’ordine di partenza dei quattro carri. Nel primo pomeriggio si dà quindi il via alla tradizionale corsa dei Carri. Il vincitore avrà l’onore di portare in spalla il patrono in processione il giorno seguente.

Le minoranze arbëreshë con la loro cultura enogastronomica saranno rappresentate per la prima da questo Comune alla Fiera di Lugano 2024.

La Carrese 2024 ha ricevuto il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per la realizzazione di attività culturali in favore degli italodiscendenti, da realizzare per l’Anno delle radici italiane.