Il matrimonio tradizionale e la Cavalcata storica a Bovino

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L’evento caratterizzante l’Estate Bovinese per l’anno delle radici italiane è la Festa dell’Emigrante in programma il 19 e 20 agosto, il periodo in cui i bovinesi che tornano a casa dall’estero incontrano i turisti curiosi di scoprire il piccolo borgo.

Quest’anno la Pro Loco di Bovino e la Compagnia dell’Uovo hanno pensato a uno speciale omaggio alle radici culturali del paese: la rievocazione storica del “matrimonio tradizionale” (partecipazione gratuita ma a numero limitato; prenotazione obbligatoria).

L’appuntamento è nel quartiere San Martino, da via Capodimonte a via dei Bovinesi Emigrati sino a Corso V. Emanuele.

Si comincia il 19 agosto con i cosiddetti “sponsali”, cerimoniali densi di significati simbolici, come la preparazione del primo letto – “lu liette” – decorato con petali e confetti dalle consuocere. Gli invitati sfilano quindi a turno per ammirare il corredo esposto e vi appuntano banconote come auspicio di ricchezza e prosperità. Conclude la prima serata la serenata per la sposa, un appuntamento immancabile in molte parti del Sud Italia, con il concertino romantico che lo sposo dedica alla sua amata.

Il 20 agosto si entra nel vivo della cerimonia nuziale. La sposa – “la zita” in dialetto locale – vestita di bianco, guida il corteo verso la chiesa, e dopo il rito religioso è al centro del “banchetto della zita”, il banchetto nuziale in cui viene servita la pasta tipica che prende il nome dalla protagonista della festa, naturalmente al ritmo di canti e balli della tradizione.

Il 29 del mese è un’altra data importante per Bovino: la Cavalcata storica, che si ripete fedelmente da secoli nel giorno dedicato a Maria Santissima di Valleverde, patrona della città. Musici, sbandieratori, nobili e popolani, cavalieri e cavalli sono i protagonisti di questo secolare corteo Storico, tra i più antichi della tradizione pugliese, che pone le sue radici nel prestigioso passato della Città di Bovino, importante ducato della corte del Regno di Napoli: tradizionalmente infatti i Duchi Guevara per l’occasione aprivano le loro stalle e mettevano a disposizione cavalli e carrozze per percorrere il tragitto dal Santuario al paese. Il corteo, cui partecipano le massime Autorità cittadine, militari e religiose dei paesi limitrofi, della Provincia e dell’antica Diocesi, ciascuna col proprio stendardo, avviene in forma solenne e si compone di quadri in costume d’epoca che rievocano i momenti più importanti della storia bovinese a partire dal medioevo (epoca dell’apparizione) per concludersi con il quadro novecentesco caratterizzato da cavalieri a cavallo. In un’atmosfera intensa e spettacolare, la Cavalcata è la “cartolina” per eccellenza, un momento di aggregazione e di grande valore culturale e identitario per il borgo di Bovino.

Gli eventi hanno ha ricevuto il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per la realizzazione di attività culturali in favore degli italodiscendenti, da realizzare per l’Anno delle radici italiane.